(detto
Donato da Pratovecchio o
del
Casentino). Umanista e letterato italiano. Tra il 1345 e il 1382 fu maestro
di grammatica e retorica a Ravenna e a Venezia, quindi si trasferì a
Ferrara, dove continuò, in un primo momento, la sua attività di
insegnante, per poi divenire referendario di Niccolò III d'Este. Fu amico
del Boccaccio, che gli dedicò il
Bucolicum Carmen, del Petrarca,
che a lui dedicò il
De sui ipsius et multorum aliorum ignorantia e
di Coluccio Salutati. A Niccolò III d'Este, forse in occasione delle sue
nozze, dedicò la volgarizzazione del
De viris illustribus del
Petrarca e il
De mulieribus claris del Boccaccio (Pratovecchio, 1328
circa - Ferrara, dopo il 1411).